Giochi di Anacleto

Cosa sono i
Giochi di Anacleto?

I Giochi di Anacleto sono una gara di fisica in due manches, una teorica denominata “Domande&Risposte“, che consiste in un questionario con risposte sia aperte che chiuse, e una prova pratica chiamata “Anacleto in Lab“, in cui gli studenti devono eseguire un semplice esperimento.

Chi può partecipare?

La gara si limita alla sola fase di Istituto ed è dedicata in particolare agli studenti del primo biennio, ma può essere effettuata anche dagli studenti del triennio, soprattutto se di scuole non di indirizzo scientifico.

Domande&Risposte

Il syllabus su cui si basa il test “Domande&Risposte” è principalmente quello relativo al corso di fisica per il primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado, ma sono comprese anche domande di cultura scientifica generale che gli studenti dovrebbero conoscere dalle scuole secondarie di primo grado, nonché quesiti di comprensione del testo. Le domande riguardano quindi un gran numero di branche della fisica e sono graduate in termini di difficoltà.

Anacleto in Lab

Con “Anacleto in Lab” gli studenti potranno mettersi alla prova con un esperimento guidato che potrà essere condotto anche in una normale aula, non necessariamente in laboratorio. L’idea è quella di favorire e valorizzare diversi stili di apprendimento, non solo quello teorico, ma anche pratico, con un’attività laboratoriale, in cui le mani colloquiano con il cervello attivamente e con cognizione di causa.
Nell’esperimento verranno utilizzati materiali e strumenti semplici, facilmente reperibili e poco costosi, per lo più ampiamente riutilizzabili.

Quanto durano le prove?

La durata della prova teorica è generalmente di 100 a volte120 minuti, quella sperimentale di 150-180 minuti a seconda dei casi.

Iscrizioni

Una volta iscritta, ogni scuola potrà decidere quanti e quali studenti far partecipare alle gare: solo una selezione di alcuni studenti, oppure intere classi. Si potrà anche scegliere se effettuare entrambe le prove o solo una, sia essa quella teorica o quella pratica.
Non occorre comunicare preventivamente il numero e/o i nominativi di chi partecipa,  neppure quelli dei vincitori. La gara rimane a livello d’istituto, l’organizzazione chiede solo di “restituire” i risultati globali ottenuti tramite i format che verranno forniti.

Le prove si svolgono tipicamente tra fine marzo e i primi giorni di maggio, mentre ci si può iscrivere tra novembre e febbraio dell’anno scolastico in corso. Le date precise vengono indicate nel calendario riportato.

Cosa deve fare la scuola?

L’iscrizione ai Giochi di Anacleto è gratuita, ma l’A.I.F. è grata alle scuole che vorranno associarsi contribuendo così alle spese che l’associazione stessa deve sostenere per la preparazione della prova. Per farlo basta seguire le indicazioni  che si trovano al link https://soci.aif.it/utenti/front/iscriviti.

A carico della scuola sarà la stampa delle fotocopie e l’acquisto dei materiali necessari per la prova sperimentale. Generalmente però la prova pratica consiste in un esperimento che viene condotto con materiali poveri e quindi poco dispendioso.
I fascicoli per il test sono costituiti da circa 15 pagine, quello con le istruzioni per l’esperimento 5-6 pagine. C’è inoltre un fascicolo con le soluzioni del test anch’esso di una quindicina di pagine che però potrebbe essere anche ad esclusivo uso dei docenti. Se l’esperimento viene condotto in gruppo, il numero di fascicoli relativi potrebbe essere minore del numero di partecipanti.
La correzione deve essere effettuata dai docenti della scuola, ma viene fornito un foglio di calcolo in cui basta solo inserire le risposte (A, B, C,…) e la correzione e conteggio dei punti avviene automaticamente. Verrà fornita anche una griglia di valutazione per la prova pratica e per gli eventuali problemi a risposta aperta presenti nel questionario.

Al fine di stilare un resoconto dell’andamento della gara su base nazionale, viene chiesto poi di inviare i risultati con eventuali commenti e/o suggerimenti all’indirizzo indicato nel foglio di calcolo

Come sono nati
i giochi di Anacleto

I Giochi di Anacleto: una storia lunga dal 1993

All’inizio si chiamavano Olimpiadi della Fisica Juniores, versione un po’ più facile delle Olimpiadi della fisica, più adatte ai neofiti della disciplina, poiché a risolvere bene i problemi Olifis non si impara in uno o due anni, ci vuole costanza e un apprendimento graduale. La gara Juniores però, rispondeva bene anche ad altre esigenze, in particolare quelle dei molti che, a 14, 15, 16 anni, vogliono esplorare fra i loro molteplici interessi, verificare in laboratorio quello che si studia, vedere come funzionano le cose, collegare l’evidenza alla conoscenza, capire se le scienze fisiche potrebbero diventare il loro campo elettivo di studio. 

Uno studente di Sassoferrato (AN) ci ha regalato il logo col Gufo Anacleto, il mentore di Artù nel film Disney “La spada nella roccia”, e le Olifis Juniores sono simpaticamente diventate i Giochi di Anacleto.

Dal 1997 al questionario si aggiunge una prova pratica, non solo perché è innegabile che per lo più gli studenti trovano divertente effettuare l’esperimento, ma soprattutto perché l’attività laboratoriale mette in gioco competenze diverse, non sempre valorizzate nella scuola. Ci sono studenti con conoscenze teoriche poco approfondite che si rivelano eccezionali sperimentatori, altri dotati di intuito, ma con poca propensione nel calcolo, e così via. Eseguire bene, con precisione, un’attività pratica, non è meno importante dello studio sui libri: in un buon lavoro sperimentale le mani colloquiano col cervello ed ambedue sanno perché lo fanno.
Prove su competenze diverse quindi, per valorizzare tutti gli studenti e i diversi stili di apprendimento.